quarta-feira, 27 de junho de 2007

La rivale..

Se sapesse sorridere la luna somiglierebbe a te.
Tu lasci la medesima impressione:
di qualcosa di bello ma che annienta.
Tutti e due siete dei gran ladri.
La sua bocca a O si accora sul mondo; la tua
non fa una piega, tu pietrifichi ogni cosa.
Guardo, c'è un mausoleo; eccoti qui che picchietti
il marmo del tavolino, cerchi le sigarette,
sprezzante come una donna, ma non così nervoso
e muori dalla voglia di dire impertinenze.
Anche la luna i suoi sudditi umilia,
ma di giorno è ridicola.
I tuoi malumori, d'altra parte,
arrivano per posta amorosamente regolari,
bianchi e vani, espansivi come il gas.
Non c'è un giorno al riparo da notizie di te,
magari a spasso in Africa, ma pensando a me.

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